Alimentazione Phantom, storia e funzionamento
Un po’ di storia
I microfoni a condensatore degli anni 1930, 1940 e 1950s avevano bisogno di uno speciale alimentatore per funzionare, spesso grande e pesante.
Il primo microfono con alimentazione Phantom fu il microfono Schoeps CMT 20, prodotto intorno al 1964 su specifiche della radio francese e alimentato con 9–12 volt DC. Il polo positivo di questa alimentazione era messo a terra. I pre-amplificatori microfonici del registratori a bobine Nagra IV-series hanno offerto questo tipo di alimentazione (opzionale) per diversi anni e Schoeps ha continuato a supportare questa "phantom negativa" con la serie CMT fino a metà degli anni ‘70.
Nel 1966, la Neumann, rinomata casa tedesca produttrice di microfoni, presentò una nuova serie di microfoni alla radio norvegese. Per ragioni di compatibilità, la radio norvegese richiese che questi microfoni funzionassero con una alimentazione esterna facilmente ottenibile. A causa del numero limitato di ore del giorno nei mesi invernali, gli Studios utilizzavano un sistema alternativo di illuminazione fornito da un alimentatore centrale a 48 Volt. Questo diventò di conseguenza il voltaggio utilizzato per alimentare i microfoni.
Definizione
L'alimentazione Phantom +48V (o Phantom Power), che diventò in seguito uno standard internazionale, è disponibile oggi su gran parte dei mixer, amplificatori, registratori e altre attrezzature audio.
😃 Perché si chiama Phantom?
”Phantom” in inglese significa fantasma. L’alimentazione DC per fare funzionare un microfono a condensatore viene fornita dal mixer e inviata tramite il cavo del microfono; eliminando il bisogno dell’utilizzo di un alimentatore esterno. Come chiamare un’alimentazione che funziona ed è invisibile?
L'Alimentazione Phantom è, nei termini più semplici, una sorgente esterna di corrente per i microfoni a condensatore i quali ne hanno indispensabile bisogno per poter funzionare. L'alimentazione Phantom si ottiene trasferendo corrente continua DC al microfono tramite il connettore 3 pin XLR e un cavo microfonico.
Nonostante questo termine nel tempo sia stato distorto e usato a volte impropriamente riferendosi a qualsiasi sorgente di alimentazione esterna, l'alimentazione Phantom viene definita con lo standard DIN 45 596, IEC 61938 oppure IEC 268-15A.
Come funziona l'alimentazione Phantom
In un microfono con connessione bilanciata (con connettore a 3 pin) il secondo pin è il positivo, il terzo pin è il negativo e entrambi utilizzano il primo pin come massa. Ciò vale per i microfoni a condensatore, poiché questi microfoni non producono corrente elettrica, a differenza dei microfoni dinamici o a nastro. Un microfono a condensatore modifica solamente la tensione applicata agli elettrodi del condensatore seguendo l'andamento delle onde sonore che vanno incontro al diaframma del microfono. Questa tensione polarizza la capsula del microfono, creando un campo elettrico che reagisce alle variazioni di pressione sonora.
Perché è necessaria?
Poiché i microfoni a condensatore non creano un segnale elettrico, è necessario avere un'alimentazione Phantom esterna che li alimenti. Senza la tensione fornita infatti, la capsula del microfono non sarebbe in grado di convertire le vibrazioni sonore in segnali elettrici.
Tipi di alimentazione Phantom
Nonostante il tipo più comune di alimentazione Phantom sia quella a 48 Volt (P48), sono disponibili altri due tipi: 12 Volt (P12) e 24 Volt (P24) meno comuni della P48 e utilizzati soprattutto in equipaggiamenti alimentati a batterie. Un problema comune con le attrezzature alimentate a batterie è che queste in alcuni casi non possano fornire una energia sufficiente. Ci sono altri tipi di alimentazione Phantom raramente usati, ma P48, P24 e P12 sono gli standard più comuni.
È Sicura?
È abbastanza sicuro utilizzare l'alimentazione Phantom, fino a quando il giusto equipaggiamento viene usato con essa. Un microfono con connessione sbilanciata, un microfono con alta impedenza, o microfoni non progettati per essere connessi all'alimentazione Phantom possono causare il danneggiamento della sorgente di alimentazione e, raramente, del microfono stesso. Al di fuori di questi casi, l'alimentazione Phantom può essere usata in maniera sicura senza distorcere o deteriorare la qualità audio. È possibile collegare diversi tipi di microfono con questa alimentazione senza preoccuparsi dell'integrità del microfono stesso. Tuttavia è raccomandato di non fornire l’alimentazione Phantom per alimentare microfoni che non ne hanno bisogno, soprattutto i microfoni a nastro. La maggior parte dei mixer e delle interfacce audio dispone comunque di circuiti di protezione per prevenire danni ai microfoni in caso di cortocircuito o sovraccarico. In aggiunta, è buona norma spegnere la Phantom quando si collegano o scollegano i microfoni per prevenire qualsiasi sbalzo di tensione e suoni forti che potrebbero danneggiare le cuffie o speakers nel tempo.